Vernaccia di Serra Petrona

Vernaccia di Serra Petrona

RIFERIMENTI STORICO GEOGRAFICI
CARVERSERRAndando a cercare la Vernaccia di Serrapetrona sulla “Forum Flamini” incontriamo “industrie” neolitiche del silice e della ceramica (6.000 a.C.) alla “Pisciarella”, a
“Pian delle Mura”, a “Martuccia” salendo fino a “Torre Beregna”. La zona interessata alla produzione di questo vino spumante DOC è limitata ad una ristretta area con al centro i comune di Serrapetrona, in provincia di Macerata, che dà il nome alla Vernaccia.
Rientrano nella zona di produzione anche i contermini comuni di Belforte del Chienti e di San Severino Marche. In questa area, ai tempi della “centuriazione romana”, esisteva una progredita viticoltura e si poducevano declamati vini intensamente colorati.
Questo spumante viene prodotto in quantità limitata. Vino raro ma molto apprezzato: scrittori di fama, come Mario Soldati, e gastronomi illustri hanno celebrato le sue virtù. Nella vernaccia dolce circa il 60% delle uve viene sottoposta ad appassimento naturale. Il mosto cosi ottenuto va poi unito al prodotto derivato dalle uve fresche.
Nel tipo meno amabile la fermentazione viene prolungata in tal modo vengono abbassate le percentuali zuccherine
ABBINAMENTO CON I CIBI
vernaccia_neraAbitualmente si destina a dessert, al dolce in generale, preferibilmente a pasticceria secca, biscotti e pandolci rustici Fino all’inizio del secolo, nei giorni di ricorrenze agresti, si offriva polenta di mais condita con la “sapa” (mosto altamente concentrato a fuoco) e Vernaccia spumeggiane. La modesta presenza di zuccheri naturali residui della fermentazione e l’anidride carbonica, esaltano con delicatezza il fascino della successione odorosa che invia alla meditazione.Sorprende l’accostamento della Vernaccia, del tipo secco, a formaggi piccanti e semiduri, mediamente grassi, a fermentazione fungina, oltre che a carni più impegnative, a bolliti salsati alla mostarda di frutta.
VITIGNI
Si ottiene con le uve del vitigno autoctono Vernaccia di Serrapetrona. Possono concorrere alla produzione di detto vino anche uve provenienti dai vitigni Sangiovese, Montepulciano e Ciliegiuolo, da sole o congiuntamente, nella misura massima del 15%
CARATTERI ORGANOLETTICI
ASPETTO: Spuma rossa evanescente, perlage abbastanza sottile e persistente. Per non perdere la fresca frangranza del vino la presa di spuma, si ottiene in tempi brevi. Colore rubino intenso, spesso coronato da sfumature purpuree
PROFUMO: Persistente di frutta rossa molto matura, di confetterie, di fiori rossi appassiti, di spezie.
GUSTO: Amabile, sapido e caldo, tannini vellutati e detergenti, corpo morbido equilibrato persistente, piacevole retrogusto leggermente amarognolo. Offre insolita fragranza e armonia, raramente riscontrabile nei pochi vini rossi spumanti esistenti.
GRADAZIONE ALCOLICA: Minima svolta 11,5° C.
ACIDITA’ TOTALE: 5,5 per mille
ESTRATTO SECCO: Minimo 22 per mille
ETA’ OTTIMALE
E’ un tipico vino rosso spumante naturale, ottenuto sia con il metodo Charmat che con quello classico Champenois. L’immissione sul mercato va fatta al momento della maturità dello spumante. Solo allora esprime tutta la sua ricca e fresca fragranza. Va bevuto giovane.
CALICE E SERVIZIO
La fragranza del vino spumante, dolce o amabile, si coglie in un calice abbastanza ampio, non dispersivo, a temperatura di 12°-14° che favorisce la volatilizzazione  delle componenti odorose e mette in evidenza la sua delicata e calda avvolgenza. Quello più secco si serve a una temperatura di 15°-16° C